
Sommario – L’obiettivo principale di questo articolo è effettuare un’analisi qualitativa e quantitativa sulla fattibilità tecnica ed economica del Digital Automatic Coupling (DAC). Tale analisi viene sviluppata, innanzitutto, attraverso la definizione del contesto normativo europeo ed italiano, che definisce gli obiettivi climatici e di settore da conseguire entro determinate scadenze, e delle caratteristiche relative alla tecnologia DAC, sia in termini meccanici che funzionali; segue una panoramica tecnica e operativa che descrive lo stato attuale dei veicoli merci, in particolare i limiti da superare, nonché gli studi inerenti alla tematica dei treni merci lunghi e pesanti e alla tecnologia DAC medesima. Conseguentemente vengono richiamate le dinamiche formulate dall’European DAC Delivery Programme (EDDP) per favorire la migrazione dal gancio tradizionale all’accoppiatore automatico. L’articolo approda agli studi sulla prestazione in linea, inserendo i parametri relativi all’infrastruttura sulla quale il treno circola, e fornisce un quadro relativo ai costi associati al retrofit di tale tecnologia, anche impiegando l’analisi multicriteri in fase finale. In termini di risultati più generali, si ottiene che il DAC risulta una tecnologia in grado fronteggiare le problematiche che oggi limitano la resa del trasporto merci su rotaia, risolvendone la maggior parte e lasciandone alcune ancora aperte. Inoltre, grazie ai vantaggi forniti dal dispositivo, l’impiego di tale tecnologia appare più consono sulla larga scala, benché la piccola scala, rappresentata dal traffico diffuso che è quello che ha messo in moto la Germania su tale soluzione tecnologica, sia quella che ottenga molti più benefici.
- Agosto