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Un metodo per la valutazione dell’effetto frequenza sul tempo di viaggio complessivo

Sommario - In questo articolo viene proposto un me- todo per valutare, per una determinata relazione origine destinazione, l’effetto della frequenza di un servizio di trasporto sul tempo di viaggio complessivo.
In particolare viene proposta una formula per il calcolo dello “sfasamento temporale” tra desideri del viaggiatore ed orario, che tiene conto oltre che della frequenza dei servizi anche dell’adattabilità d’orario da parte del viaggiatore. Lo sfasamento temporale calcolato con tale formula è da ag- giungere al tempo di viaggio a bordo del mezzo di trasporto prescelto, in alternativa al tempo di attesa medio, nel caso di servizi a frequenze sufficientemente basse da escludere un accesso al servizio di tipo casuale, come nel caso ad esempio di servizi ferroviari a media-lunga percorrenza.
Con la formula proposta, vengono determinati i valori dello sfasamento temporale medio, nei casi di servizi a intervalli uniformi e non uniformi e nel caso di servizi che prevedano l’alternanza di servizi a differente velocità, al variare dei valori di frequenza e adattabilità d’orario dei viaggiatori.
Un esempio applicativo chiarisce le possibilità di im- piego della formula, che consente di trasformare la fre- quenza in unità di tempo equivalenti, da sommare al tem- po di viaggio, nei casi in cui si vogliano valutare gli effetti di variazioni della frequenza o più in generale valutare l’attrattività relativa di strutture d’orario alternative.
I ragionamenti sono presentati con riferimento al ca- so di servizi ferroviari, ma sono più in generale estendibi- li al caso di servizi di linea nel campo delle frequenze me- dio-basse, come ad esempio nel caso di servizi extraurba- ni su gomma.
 

  • Ottobre
2014
Num. 10
Pag. 803