Scopo dell’articolo è fornire uno stato dell’arte obiettivo e possibilmente esaustivo sui progressi e le
prospettive della tecnologia ad assetto variabile. Dapprima vengono sommariamente riprese storia ed evoluzione di
questa tecnologia, dai primi prototipi dei treni ad assetto variabile negli anni ’50 alle più recenti applicazioni. Si analizza
quindi il principio di funzionamento della tecnologia dell’assetto variabile, i vantaggi attesi in termini di riduzione
del tempo di percorso per i diversi campi di applicazione (regionale / suburbano, interregionale su linea convenzionale,
alta velocità su linea rinnovata, alta velocità su linea AV), anche sulla base di alcuni esempi reali.
Sono poi elencate e descritte a livello generale le condizioni di omologazione ed i requisiti dell’infrastruttura ed, in
prospettiva, le possibili evoluzioni della Normativa in relazione ai più recenti studi e ricerche su comfort, dinamica del
rotabile e cinetosi.
Sono infine indicati gli obiettivi prioritari nei futuri sviluppi della tecnica ad assetto variabile.
- Luglio